Page 10 - Via del Corso B2, Unità 4, edizioni Edilingua
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2   Completate il testo con la forma giusta delle parole in blu dell’attività G1, come nell’esempio.

               La nascita delle banche: una storia italiana


               Il dove e quando nascono le banche è una storia tutta italiana. Agli inizi del Rinascimento, almeno a livello
               economico e sociale, l’Europa era dominata da due regioni – le Fiandre (Belgio) e il Nord-Italia – entrambe
               con fiorenti manifatture e connesse l’una all’altra da una fitta rete di relazioni   commerciali  (1). Le merci at-
               traversavano le Alpi oppure viaggiavano via mare. Erano viaggi lunghi, difficili e non privi di rischi, soprattutto
               per il              (2) dell’oro, il corrispettivo con cui venivano scambiate le merci.
               L’oro si presentava in varie           (3), una per ogni città-stato ed era l’unico mezzo di scambio del
               tempo. Il              (4) di ogni moneta, fosse un ducato di Venezia o un fiorino di Firenze, era propor-
               zionale al contenuto di oro presente in essa. Quindi, oltre alle      (5) e al commercio, un’attività
               molto fiorente nelle città italiane era l’oreficeria*. Gli orefici, oltre ad essere molto ricchi, disponevano anche di
               robuste casseforti e robusti guardiani per cui, agli occhi degli altri mercanti, dovevano sembrare le persone
               giuste a cui              (6) in custodia l’oro che serviva per il commercio. Dobbiamo allora immaginare
               che ad un certo punto, da qualche parte in Toscana oppure a Genova, un orefice abbia iniziato ad offrire un
               servizio di deposito, ovvero la prima funzione di una banca moderna. Il commerciante si recava presso il ne-
               gozio dell’orefice con una quantità di oro e l’orefice rilasciava una     (7) che poi sarebbe stata
               usata in futuro: non tanto per ottenere la restituzione dello stesso tesoro consegnato ma, più semplicemen-
               te, per ottenere una quantità d’oro equivalente a quella consegnata. La ricevuta si chiamava “nota di banco”
               perché era solitamente firmata sul banco dell’orefice. La nascita dell’attività bancaria ha dato un grosso
                                                            contributo all’espansione dell’          (8) europea.
                                                            Cos’è accaduto poi? Qualche custode-orefice ha
                                                            pensato di dare dei prestiti grazie all’oro accumulato
                                                            non suo. A lui va il merito di essere stato il primo pro-
                                                            to-banchiere. Ed è sempre nella stessa epoca che
                                                            i re e i nobili, per sfuggire al pericolo legato al traspor-
                                                            to di beni preziosi, hanno iniziato a utilizzare un’altra
                                                                          (9) italiana, le lettere di credito, gli antenati
                                                            degli attuali assegni bancari.
                                                            Molto spesso poteva accadere che nobili e regnanti offris-
                                                            sero addirittura dei titoli nobiliari invece che restituire il pre-
          Lorenzo il Magnifico nell’affresco Il corteo di Gasparre   stito. È il caso della famiglia de’ Medici, che ha ricevuto la
          (1459) di Benozzo Gozzoli, Cappella dei Magi (Firenze)  Signoria di Firenze al posto di un’ingente
                                                            (10) di denaro. È così che le famiglie de’ Medici, Bardi e
               Peruzzi sono diventate in poco tempo tra gli istituti di credito più influenti in Europa.
               In particolare i Medici erano la famiglia più          (11) d’Europa e probabilmente del mondo. La
               stima delle loro ricchezze è difficile e imprecisa, considerando che possedevano opere d’arte di inestimabile
               valore, terreni, oro e molto altro ancora. La loro        (12), con filiali in diverse città europee, a un
               certo punto gestiva gran parte delle finanze del mondo e la loro moneta era diventata fra le preferite negli
               scambi internazionali.



           3   Rispondete alle domande.

               1.  Quali servizi di una banca moderna offrivano gli orefici?


               2.  Che cos’era la “nota di banco”?

               3.  Perché era importante la famiglia de’ Medici?                                           es. 14-16
                                                                                                             p. 183

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