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sezione Monografica
IL LESSICO DELLA CONOSCENZA
E LA DIDATTICA DELL’ITALIANO A STRANIERI
Francesca Gallina - Università per Stranieri di Siena
1. Il lessico e la didattica le parole che appartengono al lessico comune e che
costituiscono circa 47.000 unità di uso sporadico. Infi-
Elaborare un percorso di sviluppo della competen- ne, oltre il lessico comune, il lessico dell’italiano è rap-
za lessicale implica il fatto di tenere in considerazione presentabile con un insieme di oltre 2.000.000 di unità
diverse dimensioni, dagli aspetti legati all’ampiezza lessicali che formano i lessici tecnici delle diverse aree
del lessico (quante parole è necessario imparare a ri- settoriali e disciplinari, conosciuti generalmente solo
conoscere e usare) agli aspetti più legati alla profondi- dagli specialisti di ciascun settore.
tà della conoscenza di un’unità lessicale (forma, signi- Ai fini dello sviluppo della competenza lessicale in
ficato, rapporti con altre unità lessicali, adeguatezza italiano L2 il vocabolario di base costituisce un pun-
d’uso, ecc.) fino agli aspetti legati all’automaticità (la to di riferimento irrinunciabile, sia per il docente che
possibilità di accedere a un’unità lessicale e di utiliz- progetta un percorso didattico, sia per chi elabora ma-
zarla più o meno velocemente). L’apprendimento les- teriali didattici o test di valutazione delle competenze
sicale costituisce un processo di natura incrementale linguistico-comunicative. Tuttavia, se il VdB costituisce
non solo perché all’avanzare della competenza au- il primo elemento da tenere in considerazione nella di-
menta il numero delle parole che un individuo cono- dattica attenta al maturare della competenza lessicale
sce, ma anche perché sotto il profilo della profondità di un apprendente l’italiano L2 soprattutto nei livelli
di conoscenza di una parola e della capacità di acces- iniziali, man mano che la competenza avanza e/o nel
so ad essa si ha un incremento via via che il livello di caso in cui i bisogni dell’apprendente siano di tipo spe-
competenza aumenta. cifico si rende necessario tenere in considerazione an-
Progettare un percorso di sviluppo della competen- che le parole che appartengono a determinati settori
za lessicale in italiano L2, e non solo naturalmente in specialistici. In un processo di apprendimento lessicale
L2, implica necessariamente il fatto di prestare atten- in cui l’apprendente ha necessità di conoscere anche
zione a tutte e tre le dimensioni che abbiamo richia- il lessico tecnico-disciplinare è necessario progettare
mato. Tuttavia, in questa sede ci limiteremo a riflettere tale percorso proprio per consentire all’apprendente
soprattutto sulla dimensione più legata all’ampiezza, di gestire le peculiari unità lessicali presenti nei testi
ovvero sull’estensione del lessico e sulla stratificazione tecnico-specialistici e scientifici. Per quanto rimanga
che gli studi lessicologici e lessicografici hanno elabo- ancora aperta la questione del livello minimo di com-
rato (tra questi si veda in particolare De Mauro 1999). petenza linguistico-comunicativa necessario per poter
Il lessico di una lingua può essere infatti rappre- gestire il lessico tecnico-scientifico e ampliare dunque
sentato tramite l’utilizzo di diverse fasce che vengono la competenza lessicale in questa direzione, tuttavia i
distinte in base alla frequenza e all’uso che facciamo bisogni degli apprendenti possono rendere necessario
delle unità lessicali che formano parte di una deter- l’inserimento di tale lessico nel contesto didattico an-
minata lingua. Al centro del lessico delle lingue viene che in una fase precoce del percorso di apprendimen-
abitualmente individuato il vocabolario di base, ov- to. Conseguentemente è opportuna una selezione del-
vero quel modestissimo nucleo di parole che hanno le parole tecnico-scientifiche da introdurre, così come
però una frequenza elevatissima e che consentono dovrebbe avvenire ad esempio in un piano di sviluppo
di affrontare la conversazione quotidiana quasi inte- lessicale per la scuola italiana, dove già a livello della
ramente. Si tratta per l’italiano di un insieme di circa scuola primaria è opportuno aprirsi al lessico delle di-
7.000 parole che rappresentano circa il 7% di parole di scipline, come ad esempio a quello della storia o della
un dizionario medio, legate a esperienze quotidiane e geografia (Ferreri 2005).
ben note alla maggior parte dei parlanti di una lingua. Tuttavia, le parole che appartengono al lessico tec-
Per l’italiano il vocabolario di base (VdB) è stato elabo- nico-scientifico da sole possono non essere sufficienti
rato da Tullio De Mauro (1980) e consente di coprire per permettere all’apprendente di italiano L2 di gestire
circa il 98% dei discorsi quotidiani, includendo parole un testo settoriale, poiché esiste un insieme di unità
come ad esempio abitare, sapere, allora, mai, faccia, lessicali che non caratterizzano un ambito settoriale,
domani, attualmente, governare, sbucciare, sbadiglio, ma sono trasversali a diversi ambiti e sono impre-
ecc. Oltre il nucleo del vocabolario di base si collocano scindibili per poter comprendere e produrre un testo
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