Page 13 - Rivista 20
P. 13
italiano
a stranieri
2.2. Fatti linguistici oggetto della riflessione tinua fino a livelli avanzati di apprendimento.
sulla lingua
2.3. Su quale italiano riflette lo studente?
Il corpus di manuali per l’insegnamento dell’italia-
no a stranieri pubblicati tra il 2010 e il 2015, su cui si La perdita della centralità della grammatica nell’in-
basa l’indagine, è costituito in larga parte da volumi segnamento delle lingue ha costituito il risultato dello
destinati a livelli iniziali di apprendimento. Passando sviluppo di nuove prospettive di indagine che, nella
dal livello indipendente di competenza linguistico-co- seconda metà del secolo scorso, hanno condotto al
municativa a quello competente, il numero di pubblica- recupero di concezioni della lingua come sistema fun-
zioni realizzate scende sensibilmente includendo solo 2 zionale, in cui le strutture formali sono impiegate per
volumi destinati ai livelli C1 e C2. Come è noto, solo un realizzare intenzioni comunicative, e che hanno con-
pubblico più esiguo, e spesso con esigenze di appren- vogliato l’attenzione sulla variabilità linguistica. So-
dimento specifiche, giunge allo sviluppo quasi nativo prattutto gli studi sociolinguistici hanno messo in luce
della competenza in L2, pertanto l’editoria restringe la come essere competenti nell’uso di una lingua com-
pubblicazione di testi destinati all’insegnamento dell’i- porti non solo conoscere le regole di formazione delle
taliano per scopi generali ai livelli più diffusi. Essendo strutture, ma anche avere conoscenza della norma,
la selezione dei fatti linguistici su cui focalizzare l’atten- cioè degli usi diventati consuetudine sociale, al fine di
zione, ovviamente realizzata in funzione dei destinatari poter produrre realizzazioni formalmente corrette e
dei manuali e del loro livello di competenza linguistico- adeguate alle variabili del contesto di comunicazione.
comunicativa, l’insieme delle forme presentate com- Nell’insegnamento di una lingua come l’italiano, in-
prende quindi poco più della solo morfologia flessiva. teressata da una forte variazione e da processi di ristan-
Nelle opere rivolte ad apprendenti di livello A1-A2 dardizzazione in atto (Antonelli 2007; Palermo 2015),
sono generalmente illustrate le categorie del nome, è particolarmente importante tenere conto della varia-
6
5
dell’articolo, dell’aggettivo e del pronome alcuni tempi zione linguistica sul piano diamesico e diafasico per-
deittici del modo indicativo del verbo (presente, pas- ché, rimanendo ancorati alla sola norma dell’italiano
sato prossimo, imperfetto e futuro), la perifrasi stare + scritto, si rischia di far parlare gli studenti in modo poco
gerundio, i principali avverbi di tempo, le preposizioni adeguato. Conoscere l’uso di costrutti, ritenuti non ac-
e alcuni connettivi (perché, e, ma). Anche la grafia, l’e- cettabili nello scritto formale ma ampiamente utilizzati
spressione di frasi interrogative e negative rientrano tra nella comunicazione orale mediamente formale, per-
gli aspetti focalizzati a questi livelli di apprendimento. mettere infatti di evitare di commettere errori legati
Ai livelli B1 e B2 vengono approfonditi i pronomi all’inadeguatezza di certe forme perché avvertite come
con l’introduzione di quelli combinati e di quelli re- troppo formali o ricercate dai parlanti nativi. A quale
norma dell’italiano fanno dunque riferimento i manuali
lativi, presentate la forma comparativa e superlativa per l’insegnamento dell’italiano L2 con la scelta delle
dell’aggettivo, introdotti il passato remoto, i tempi ana- forme su cui focalizzare la riflessione sulla lingua?
forici dell’indicativo, i modi condizionale e congiuntivo
del verbo, il participio presente, la forma passiva e im- Dall’esame del corpus su cui si basa l’indagine, ri-
personale, l’infinito passato e il periodo ipotetico. sulta una moderata sensibilità verso la variazione lin-
Negli ultimi livelli di apprendimento vengono pre- guistica con il riferimento ad alcuni tratti dell’italiano
sentati alcuni elementi di sintassi focalizzando l’at- neostandard. Uno di questi è la riduzione dei pronomi
personali soggetto di terza persona singolare alle sole
tenzione sulla differenza tra proposizione principale e forme lui e lei, presente in tutti i manuali. Egli ed ella
subordinata, sulla costruzione implicita ed esplicita e ancora rintracciabili, sebbene in rari casi, nelle gram-
sulla frase scissa. Viene inoltre illustrata la funzione del matiche e nei materiali per parlanti nativi, sono del
riferimento anaforico nella costruzione del testo. tutto assenti nelle sezioni grammaticali dei manuali
Alcuni dei manuali presentano, sia a livelli iniziali per stranieri . Per quanto riguarda il sistema verba-
7
che intermedi, aspetti di morfologia lessicale, inclusi gli
alterati, e solo un paio di volumi introducono i segna-
li discorsivi. L’approfondimento del livello sintattico è 5 Il piano diamesico è quello relativo al canale di trasmissio-
ne della lingua: scritto, parlato, trasmesso.
molto spesso evitato con la presentazione dei connet- 6 Il piano diafasico è relativo prevalentemente ai diversi
tivi che introducono una proposizione subordinata e registri: formale, informale ecc.
delle forme verbali richieste, senza fare accenno alla 7 L’accettazione di lui, lei e loro come unica forma di prono-
strutturazione e alla stratificazione della frase. Infine, mi soggetto nei manuali di italiano a stranieri era già stata
la fonologia è maggiormente oggetto di attenzione ai registrata da Benucci nell’indagine condotta nel 1993 (Be-
livelli iniziali ma la presentazione di fatti fonologici con- nucci 1994).
edizioni Edilingua 11