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italiano
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             2.2.   Fatti linguistici oggetto della riflessione   tinua fino a livelli avanzati di apprendimento.
                  sulla lingua
                                                            2.3. Su quale italiano riflette lo studente?
               Il corpus di manuali per l’insegnamento dell’italia-
            no a stranieri pubblicati tra il 2010 e il 2015, su cui si   La perdita della centralità della grammatica nell’in-
            basa  l’indagine,  è  costituito  in  larga  parte  da  volumi   segnamento delle lingue ha costituito il risultato dello
            destinati  a  livelli  iniziali  di  apprendimento.  Passando   sviluppo di nuove prospettive di indagine che, nella
            dal livello indipendente di competenza linguistico-co-  seconda  metà  del  secolo  scorso,  hanno  condotto  al
            municativa a quello competente, il numero di pubblica-  recupero di concezioni della lingua come sistema fun-
            zioni realizzate scende sensibilmente includendo solo 2   zionale, in cui le strutture formali sono impiegate per
            volumi destinati ai livelli C1 e C2. Come è noto, solo un   realizzare intenzioni comunicative, e che hanno con-
            pubblico più esiguo, e spesso con esigenze di appren-  vogliato  l’attenzione  sulla  variabilità  linguistica.  So-
            dimento specifiche, giunge allo sviluppo quasi nativo   prattutto gli studi sociolinguistici hanno messo in luce
            della competenza in L2, pertanto l’editoria restringe la   come essere competenti nell’uso di una lingua com-
            pubblicazione di testi destinati all’insegnamento dell’i-  porti non solo conoscere le regole di formazione delle
            taliano per scopi generali ai livelli più diffusi. Essendo   strutture,  ma  anche  avere  conoscenza  della  norma,
            la selezione dei fatti linguistici su cui focalizzare l’atten-  cioè degli usi diventati consuetudine sociale, al fine di
            zione, ovviamente realizzata in funzione dei destinatari   poter  produrre  realizzazioni  formalmente  corrette  e
            dei manuali e del loro livello di competenza linguistico-  adeguate alle variabili del contesto di comunicazione.
            comunicativa,  l’insieme  delle  forme  presentate  com-  Nell’insegnamento di una lingua come l’italiano, in-
            prende quindi poco più della solo morfologia flessiva.   teressata da una forte variazione e da processi di ristan-
               Nelle opere rivolte ad apprendenti di livello A1-A2   dardizzazione in atto (Antonelli 2007; Palermo 2015),
            sono  generalmente  illustrate  le  categorie  del  nome,   è particolarmente importante tenere conto della varia-
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            dell’articolo, dell’aggettivo e del pronome alcuni tempi   zione linguistica sul piano diamesico  e diafasico  per-
            deittici del modo indicativo del verbo (presente, pas-  ché,  rimanendo  ancorati  alla  sola  norma  dell’italiano
            sato prossimo, imperfetto e futuro), la perifrasi stare +   scritto, si rischia di far parlare gli studenti in modo poco
            gerundio, i principali avverbi di tempo, le preposizioni   adeguato. Conoscere l’uso di costrutti, ritenuti non ac-
            e alcuni connettivi (perché, e, ma). Anche la grafia, l’e-  cettabili nello scritto formale ma ampiamente utilizzati
            spressione di frasi interrogative e negative rientrano tra   nella comunicazione orale mediamente formale, per-
            gli aspetti focalizzati a questi livelli di apprendimento.  mettere  infatti  di  evitare  di  commettere  errori  legati
               Ai livelli B1 e B2 vengono approfonditi i pronomi   all’inadeguatezza di certe forme perché avvertite come
            con  l’introduzione  di  quelli  combinati  e  di  quelli  re-  troppo formali o ricercate dai parlanti nativi. A quale
                                                           norma dell’italiano fanno dunque riferimento i manuali
            lativi,  presentate  la  forma  comparativa  e  superlativa   per l’insegnamento dell’italiano L2 con la scelta delle
            dell’aggettivo, introdotti il passato remoto, i tempi ana-  forme su cui focalizzare la riflessione sulla lingua?
            forici dell’indicativo, i modi condizionale e congiuntivo
            del verbo, il participio presente, la forma passiva e im-  Dall’esame del corpus su cui si basa l’indagine, ri-
            personale, l’infinito passato e il periodo ipotetico.   sulta una moderata sensibilità verso la variazione lin-
               Negli ultimi livelli di apprendimento vengono pre-  guistica con il riferimento ad alcuni tratti dell’italiano
            sentati  alcuni  elementi  di  sintassi  focalizzando  l’at-  neostandard. Uno di questi è la riduzione dei pronomi
                                                           personali soggetto di terza persona singolare alle sole
            tenzione sulla differenza tra proposizione principale e   forme lui e lei, presente in tutti i manuali. Egli ed ella
            subordinata, sulla costruzione implicita ed esplicita e   ancora rintracciabili, sebbene in rari casi, nelle gram-
            sulla frase scissa. Viene inoltre illustrata la funzione del   matiche e nei materiali per parlanti nativi, sono del
            riferimento anaforico nella costruzione del testo.   tutto  assenti  nelle  sezioni  grammaticali  dei  manuali
               Alcuni dei manuali presentano, sia a livelli iniziali   per stranieri .  Per  quanto  riguarda  il  sistema  verba-
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            che intermedi, aspetti di morfologia lessicale, inclusi gli
            alterati, e solo un paio di volumi introducono i segna-
            li discorsivi. L’approfondimento del livello sintattico è   5  Il piano diamesico è quello relativo al canale di trasmissio-
                                                             ne della lingua: scritto, parlato, trasmesso.
            molto spesso evitato con la presentazione dei connet-  6  Il  piano  diafasico  è  relativo  prevalentemente  ai  diversi
            tivi che introducono una proposizione subordinata e   registri: formale, informale ecc.
            delle forme verbali richieste, senza fare accenno alla   7  L’accettazione di lui, lei e loro come unica forma di prono-
            strutturazione e alla stratificazione della frase. Infine,   mi soggetto nei manuali di italiano a stranieri era già stata
            la fonologia è maggiormente oggetto di attenzione ai   registrata da Benucci nell’indagine condotta nel 1993 (Be-
            livelli iniziali ma la presentazione di fatti fonologici con-  nucci 1994).

            edizioni Edilingua                                                                          11
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