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italiano
a stranieri
VERSO UN “FARE GRAMMATICA” INCLUSIVO.
IL MODELLO VALENZIALE NELLA SCUOLA PLURILINGUE 1
Alan Pona - Cooperativa sociale Pane&Rose, Prato
1. Introduzione a Martino.”); tetravalente (es. “trasportare” in “Marti-
no trasporta i tesori dal castello al paese.”).
Il laboratorio presentato in questo contributo na- Questa descrizione della frase non prevede sogget-
sce dalla volontà di sperimentare quanto da anni af- to, predicato verbale e complementi, un lungo e poco
fermano sugli apprendimenti sia la ricerca scientifica rigoroso elenco su base semantica (Sabatini 2004), ma
sia le indicazioni normative: un fecondo ambiente di verbo e suoi argomenti necessari (soggetto, oggetto di-
apprendimento deve «valorizzare l’esperienza e le co- retto, oggetto indiretto) per la frase minima o nucleare,
noscenze degli alunni»; «attuare interventi adeguati circostanti della frase minima ed infine espansioni .
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nei riguardi delle diversità»; «favorire l’esplorazione e Il laboratorio presentato in questo contributo fa ri-
la scoperta»; «incoraggiare l’apprendimento collabo- ferimento all’elaborazione del modello proposta da Sa-
rativo»; «realizzare attività didattiche in forma di labo- batini (2004; 2007) e da Sabatini, Camodeca, De Santis
ratorio» (MIUR 2012). (2011; 2014), caratterizzato da schemi grafici a struttu-
Per rispondere a questa sfida, all’interno di tre ra radiale.
classi plurilingui di una scuola primaria di Prato, il la- Quali sono i vantaggi dell’impiego della grammati-
boratorio ha fuso insieme, a livello metodologico, ca valenziale nella scuola? Il modello valenziale:
apprendimento cooperativo e facilitazione linguistica
e degli apprendimenti; si è scelta, poi, la Grammatica 1. è molto rigoroso e semplice; nei suoi aspetti
valenziale come modello teorico di riferimento per il fondamentali, cioè il ruolo perno degli aspetti
“fare grammatica”, modello apprezzato dalla linguisti- semantico-sintattici del verbo nella costruzione
ca educativa (cfr., tra gli altri, Baratter, Dallabrida 2009 della frase e la distinzione tra elementi obbli-
e Corrà, Paschetto 2010) e sempre più vicino alla nor- gatori ed elementi facoltativi della frase, rice-
mativa di riferimento per la scuola (Lo Duca 2015). ve unanimi consensi dalla comunità scientifica
(Cordin 2009; Graffi 2012);
2. Il modello teorico di riferimento 2. si basa su un approccio induttivo, che preve-
de riflessione metalinguistica e scoperta della
2.1. La Grammatica valenziale a scuola regola(rità) attraverso l’esperienza (Lo Duca
2004), piuttosto che la memorizzazione di rego-
Il modello valenziale si fonda sul ruolo perno del le normative;
verbo nella rappresentazione semantica dell’evento
e nella strutturazione sintattica della frase (Tesnière 3. impiega in maniera privilegiata il canale vi-
1959; Sabatini 2004; Lo Duca 2010): ogni verbo, grazie suo-percettivo, facilitando la riflessione meta-
alla sua “valenza” , alle sue capacità semantico-sintat- linguistica, tradizionalmente astratta (Baratter,
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tiche di legarsi, crea una “scena”, un “dramma” sele- Fait 2009);
zionando degli “attori” partecipanti all’evento e degli 4. permette nella prassi didattica di coinvolgere gli
“argomenti” per la strutturazione della frase. Il verbo apprendenti a livello cinestesico attraverso la
può essere zerovalente (es. “piovere” in “Piove.”); mo- metafora del dramma e la messa in scena della
novalente (es. “camminare” in “Martino cammina.”); frase;
bivalente (es. “trovare” in “Martino trova un tesoro.”; 5. impiega strategie cognitive alla portata degli
oppure “arrivare” in “Martino arriva al castello.”); tri- apprendenti, rispettando le fasi di crescita e di
valente (es. “dare” in “La signora del castello dà i tesori acquisizione degli apprendimenti;
6. addestra i meccanismi cognitivi di base ed eser-
1 Mi preme ringraziare tutti i bambini che hanno partecipa- cita la mente (Lo Duca 2003);
to con entusiasmo al laboratorio e le colleghe della scuola
primaria Ciliani di Prato che hanno con me programmato
e condotto gli interventi laboratoriali: Simonetta Becocci, 3 Espressioni che espandono i singoli elementi del nucleo
Antonietta Bruno, Letizia Cocci, Marilù Scermino, Maura legandosi ad essi a formare un nucleo arricchito.
Vannucchi. 4 Espressioni che introducono informazioni di sfondo non
2 L’immagine richiama l’ambito della chimica delle particelle collegate direttamente agli elementi della frase minima o
atomiche. nucleare.
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