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EDITORIALE
EDITORIALE
di Matteo La Grassa
Direttore scientifico Italiano a stranieri
Nella didattica di una L2, tra le abilità linguistiche guatezza delle scelte, vengono rilevati anche nella pro-
primarie, la scrittura ha sempre assunto una importan- duzione di messaggi pubblicitari con l’uso di antonimi.
za molto rilevante, messa in ombra soltanto nel perio- L’autrice legge i risultati di queste attività di scrittura
do in cui si affermava un approccio comunicativo “for- creativa mettendo in evidenza il ruolo positivo che ha
te”, con evidente volontà di rottura verso gli approcci la motivazione.
formalistici e con la conseguente pressocché esclusiva L’articolo di Ferrini si concentra invece su un tipo di
attenzione verso la lingua della comunicazione orale. testo molto particolare, ovvero i cosiddetti Discorsi d’O-
Si trattava, tuttavia, di una reazione contro una visione dio, frequentissimi in rete. L’autrice descrive quali solo
del processo di scrittura che appariva errato e profon- le principali caratteristiche di questi testi e passa poi
damente limitante, identificando la correttezza orto- a descrivere come una analisi linguistica svolta come
grafica, vera e propria ossessione nella scuola italiana attività didattica in classe rappresenti uno strumento
fino alla metà degli anni settanta come denunciano le utile per decostruire questo tipo di discorso. Le attività
Dieci tesi per una educazione linguistica democratica, di analisi e la scrittura del testo che ne segue possono
con il “saper scrivere”. essere svolte con successo anche in classi plurilingui,
La scrittura viene oggi riconsiderata su vari piani: sul soprattutto considerando che gli studenti non italofoni
piano linguistico, nei suoi caratteri definitori che non possono essi stessi essere oggetto dei discorsi d’odio.
coincidono ovviamente con la sola ortografia ma che Nella sezione Articoli, il contributo di Maugeri re-
intersecano il livello lessicale, sintattico e testuale; sul stituisce un utile sintesi delle principali caratteristiche
piano pragmatico con riferimento alle molteplici fun- della valutazione rivolta ad apprendenti di italiano L2.
zioni comunicative che essa può svolgere (il QCER-Vo- L’autore sottolinea l’importanza di identificare adegua-
lume Complementare distingue e descrive i livelli di tamente l’oggetto della valutazione e di condividere
competenza necessari per la scrittura creativa e per con gli studenti criteri e modalità di feedback. In que-
quella accademica e di ambito professionale); sul piano sto modo la valutazione si configura come un processo
diamesico, cioè dei mezzi di comunicazione tramite cui in grado di restituire dati utili sia agli apprendenti, sia
può essere veicolata che, con riferimento alla scrittura allo stesso docente.
digitale, vede una moltiplicazione di ambienti, all’inter- Il contributo di Gasperini e Puglisi presenta l’artico-
no dei quali vengono prodotti testi con caratteristiche lazione di SCHOLA, un progetto che ha tra i suoi obiet-
proprie; infine, sul piano educativo che la considera tivi lo sviluppo delle competenze digitali del docente
non più la cartina di tornasole delle competenze lin- di lingua, considerando come riferimento teorico le
guistiche acquisite, ma la osserva in primo luogo come indicazioni presenti all’interno del DigCompEdu, il do-
“processo”, sempre più spesso anche collaborativo. cumento elaborato sui temi della competenza digitale
La sezione monografica di questo numero accoglie dalla Commissione Europea.
due articoli che si concentrano sulla abilità di scrittura Infine, per la sezione Uno sguardo in classe, l’arti-
esercitata per produrre testi con caratteristiche e scopi colo di Mastrantonio si focalizza sulla comprensione
comunicativi fortemente diversi. del testo accademico in italiano L2, suggerendo un ap-
L’articolo di Rosi è incentrato sulla produzione di proccio che consideri i testi della comunicazione quoti-
un particolare tipo di scrittura creativa, quella dei mes- diana e quelli specialistici distribuiti lungo un asse sen-
saggi pubblicitari che, considerate le caratteristiche del za tagli discreti. In entrambi i tipi di testo sono infatti
genere, si presta molto a sostenere lo sviluppo delle presenti molte funzioni uguali, sebbene realizzate con
competenze lessicali, con particolare riferimento alle mezzi linguistici diversi. Mettendo a frutto tale simila-
relazioni di sinonimia e antonimia. L’autrice presenta il rità, come l’autore dimostra riportando alcuni esempi
risultato di uno studio svolto con studenti di italiano L1 di attività didattiche, sarà più facile favorire l’accesso ai
e L2 segnalando come questi ultimi riescano partendo testi accademici anche per studenti con livelli elemen-
da un testo pubblicitario a produrre un maggior nume- tari di competenza.
ro di output, utilizzando sinonimi appropriati. Risultati Buona lettura.
ugualmente incoraggianti, sebbene con minore ade-
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