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SEZIONE MONOGRAFICA
LA SCRITTURA DELL’ODIO:
COME CONTRASTARLA CON L’ANALISI LINGUISTICA
Caterina Ferrini - Università Telematica degli Studi IUL
1. Introduzione esercita una vera e propria azione. Osservare gli usi
linguistici utilizzati per denigrare e imparare a contra-
I social network, e il web in generale, costituisco- stare le parole attraverso l’uso di parole (la riflessione
no canali privilegiati per la socializzazione della gene- metalinguistica), a questa istanza intende rispondere il
razione dei nativi digitali: alla navigazione internet è nostro articolo che, prendendo le mosse dagli esiti di
affidata l’attivazione delle loro reti sociali talvolta (ma una ricerca linguistica condotta su 2347 testi di Face-
non sempre) concretizzantesi in incontri faccia a faccia; book (Ferrini, Paris 2019), intende guidare l’insegnante
alla rete sono affidate le loro scoperte e conoscenze e, lungo il cammino della comprensione e dell’emancipa-
tuttavia, nella rete può capitare loro di rimanere im- zione dallo hate speech online, proponendo allo stesso
brigliati. Body shaming, cyberbullismo, cyberstalking, tempo alcuni esempi di azioni e percorsi che possono
revenge porn e razzismo sono solo alcune delle infinite essere intrapresi in classe per aiutare i ragazzi a ge-
manifestazioni che lo hate speech online, il discorso stire la rete senza rimanerne impigliati. Alle conside-
d’odio (d’ora in poi DDO), può assumere. La didattica razioni proposte nel 2019 (ibid.) affianchiamo alcune
scolastica inevitabilmente dislocata sul web in tempi riflessioni aggiuntive maturate grazie al confronto con
di pandemia, aumentando la frequentazione dei com- i colleghi all’interno dei convegni che ne sono seguiti.
puter (e con essa l’auspicato sviluppo di capacità nella L’esempio di laboratorio linguistico che proponiamo è
gestione del mezzo) accentua anche la possibilità di stato proposto a studenti italiani di Laurea Triennale e
incappare nel DDO online oramai capillarmente dif- tuttavia, secondo la nostra opinione, può essere utiliz-
fuso e distribuito in ogni piega del web. Lo schermo zato anche con discenti più giovani, estendendolo an-
del computer esercita infatti una doppia azione: se da che a classi che comprendono un gruppo di non italo-
un lato si fa garante della persona che, percependosi foni, tra i pubblici potenzialmente più esposti al DDO.
schermata, si sente più temeraria e quindi incoraggiata Questo lavoro di consapevolezza e analisi può giovare
ad esercitare uno sfogo; dall’altro – distribuendo capil- all’intera classe in vista di una comune maturazione
larmente il messaggio di sfogo non solo in direzione linguistica e culturale che superi la stereotipizzazione e
del destinatario stesso – amplifica la portata del mes- che permetta agli studenti con background migratorio
saggio e dunque rende la vittima dello sfogo, esposta, di riconoscere e difendersi dagli attacchi.
disarmata e del tutto incapace di poterne controllare
o arrestare la veicolazione. Ne derivano i terribili fatti 2. Oggetto d’analisi: il DDO online
di cronaca a cui, noi adulti, assistiamo sbigottiti perce-
pendoci inermi perché generazionalmente distanti, e Il DDO online, categoria di analisi prima giuridica
dunque incapaci di dominare il codice, di comprender- che linguistica, comincia a destare l’interesse dei giu-
ne i meccanismi di funzionamento. risti nei primi anni Novanta (Ziccardi 2016), quando in
Cosa fare? Come aiutare gli studenti a proteggersi? Nord America il continuo affiorare di pagine di stampo
Prima di tutto ci sembra necessario imparare a rico- razzista rende necessaria l’apertura di una seria inda-
noscere il DDO che in molti casi si presenta criptato gine. Tuttavia, la nascita della manifestazione si colloca
(Ferrini, Paris 2019), non immediatamente riconosci- molto tempo prima. Difficile stabilire una paternità e
bile; in seconda battuta sarà necessario imparare a de- una data di nascita per il discorso d’odio, i cosiddetti
strutturarlo al fine di renderlo innocuo e governabile; “leoni da tastiera” non sono certo i primi ad utilizzare il
in terza battuta costruire dei percorsi-azione per inse- DDO. In Ferrini, Paris (2019) passiamo in rassegna una
gnare agli studenti a gestire e controllare il codice. Il lunghissima carrellata di esempi che ci portano molto
contrasto al DDO può inscriversi dunque all’interno di indietro nel tempo. Basti pensare che si trovano testi-
un’ampia riflessione linguistica che esplori la struttura monianze d’odio nell’antico Egitto, nella Grecia classica
del codice verbale così come le funzioni e gli usi che lo e nell’antica Roma.
interessano. Con le parole, con la riflessione metalin- La novità del DDO dei giorni nostri risiede nel cana-
guistica, si può agire e dunque anche contrastare. Fare le utilizzato, nella rete che, diversamente da un libro o
le cose con le parole è il nome di una raccolta di saggi da un muro, non accoglie e incamera semplicemente il
in cui John Austin (1987) illustra la funzione performa- messaggio, ma lo distribuisce e diffonde capillarmen-
tiva del linguaggio attraverso cui la lingua, operando, te permettendogli un’azione ad ampio raggio. Difficile
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